Il 14 Gennaio dello scorso anno, scrissi il post “Our Intelligent Tools“, per parlare di un articolo interessante che avevo letto in quei giorni (il super computer di IBM Dawn Blue Gene/P supercomputer composto da 147,456 CPU e con una memoria ram di circa 144 terabyte) che si collegava bene con un saggio di Asimov dall’omonimo titolo (tratto dall’antologia “Isaac Asimov – Robot Visions” pubblicata in Italia dalla casa editrice “Il Saggiatore” sotto il titolo Visioni di Robot). Sempre in quell’occasione dissi che avevo letto anche un altro saggio di Asimov che aveva attirato la mia attenzione: “Future Fantastic” (Futuro Fantastico) soprattutto a causa del mio lavoro e quindi per l’iterazione continua che ho con gli studenti. Questo post (dopo un anno… lo so, sono vergognoso) è proprio per parlare di quel saggio.
In questo saggio Asimov si concentra sull’utilizzo della tecnologia e dei sui benefici nell’ambito dell’istruzione e del lavoro; senza tralasciare l’idea del Villaggio Globale con una sola lingua e senza limitazioni di frontiere. Asimov in questo saggio è ottimista, crede che una cultura ed una informazione largamente distribuita e facile da reperire porterà l’uomo ad un nuovo rinascimento, dove alleviato dai lavori pesanti dai Robot potrà dedicarsi maggiormente alla cultura e al condividerla con gli altri.